Google si impegna costantemente nel migliorare la propria capacità di rispondere alle esigenze degli utenti. Nel settore food tale impegno porta gli algoritmi a cercare di interpretare con sempre migliore precisione l’intento di ricerca in modo da fornire il genere di contenuto più indicato.
SEO nel settore food: perché è così importante
Interpretare le ricerche in ambito food da parte degli algoritmi di Google è meno scontato di quanto non si pensi. Una query del tipo “torta alle fragole” va infatti interpretata per comprendere se chi la digita è alla ricerca di:
- ricette di torte (e in tal caso, quale formato risponde meglio alla richiesta)
- torte da comprare online
- video sulla preparazione di tortee via dicendo.
Per questa ragione i consulenti SEO si occupano di analizzare l’intento di ricerca che muove il pubblico nel settore del food per suggerire al committente il genere di contenuti più indicati da proporre.
Ad esempio la keyword “come si fa” o “come si prepara” seguita dal piatto in questione suggerisce di dover realizzare ricette o video su come produrre un dato alimento.
Piccola ma doverosa precisazione: I video sono sia contenuti molto vantaggiosi lato SEO – possono posizionarsi al pari dei siti nelle serp – che stimolanti per i visitatori, visto che catturano l’attenzione e riescono a convertire con maggiore facilità. I contenuti video, oltre a portare visite su canali come Youtube, possono essere embeddati facilmente all’interno delle pagine web aumentando il tempo di permanenza degli spettatori in esse. Quindi hanno un impatto positivo su tanti differenti aspetti!
Come fare SEO nel settore food
L’architettura dei contenuti nel sito web deve tenere conto delle relazioni che sussistono tra le varie pagine in modo da mettere in evidenza contenuti rilevanti per gli utenti. Tramite un attento uso di tag e categorie è possibile mettere in risalto pagine attinenti prolungando quindi il tempo di permanenza nel sito.
La keyword research ci permette di appurare quali argomenti, pur espressi da keyword differenti, sono caratterizzati da uno stesso intento di ricerca.
Dall’analisi delle parole chiave si possono estrapolare termini che raccolgono l’interesse di potenziali clienti in cerca di locali di ristorazione.
Nel caso dei ristoranti ad esempio si può puntare su chiavi del tipo “ristorante” + “località” + “genere di cucina” (es. ristorante indiano a Roma”). Più le parole chiave sono specifiche e più facilmente si può intercettare un pubblico in linea con le caratteristiche del proprio locale, che quindi si trasforma in cliente con maggiore facilità. Tuttavia bisogna mediare tra la specificità delle keyword e la necessità di raggiungere un pubblico abbastanza ampio per le proprie esigenze, per evitare di essere troppo selettivi e quindi di non riscontrare abbastanza interesse.
Analizzando le chiavi di ricerca correlate a quelle di partenza possiamo appurare quale tipo di interessi specifici muova il pubblico individuato. Le parole chiave affini vengono raggruppate in modo da essere trattate negli stessi articoli del blog senza disperdere l’interesse fra più pagine.
L’analisi delle parole chiave di coda lunga permette di individuare interessi specifici che singolarmente portano meno visite, ma che se usate complessivamente possono condurre un quantitativo di traffico interessante. In questo modo è possibile individuare nicchie del settore food che i concorrenti non hanno ancora presidiato.
Anche i testi sono molto molto importanti. Il copywriter SEO si occupa infatti di realizzare un articolo sull’argomento prescelto tale da risultare originale, utile ed esaustivo per il pubblico. Significa che occorre studiare la concorrenza per evitare di produrre materiali che non aggiungono nulla di nuovo rispetto a quelli preesistenti.
Una ricetta, ad esempio, per essere più utile di quella dei concorrenti può essere corredata di immagini o di un video che illustra i passaggi salienti della preparazione.
Inoltre è essenziale non trascurare lo studio attento dei dati a nostra disposizione. L’analisi dei dati di visita su Google Analytics permette di individuare le pagine che ottengono maggiore traffico e un migliore tempo di permanenza, per desumere quale tipo di contenuti è più vantaggioso a livello SEO. Può trattarsi di ricette esotiche, recensioni di ristoranti, curiosità alimentari di certe aree geografiche. Dall’analisi delle fonti di traffico (motori di ricerca, condivisioni sui social, annunci sponsorizzati..) possiamo dedurre il peso che possono avere nell’attrarre visite i titoli ottimizzati lato SEO piuttosto che i titoli studiati per catturare l’attenzione a prima vista sui social. Analizzando il bounce rate possiamo scoprire quali pagine hanno un tasso di rimbalzo più alto: ciò può significare ad esempio:
- che la pagina di ricette non risponde alle premesse
- che sono presenti problemi di consultazione (es. tempi di caricamento troppo lunghi)
- che mancano degli elementi (es. immagini o video) per rendere la ricetta più chiara
La SEO per i locali di ristorazione
È infine doveroso dedicare un passaggio a quella che può essere considerata la più grande fetta del mondo food nel suo complesso: i locali di ristorazione!
Anche gli e-commerce food sono in rapida ascesa e stanno conquistando importanti quote di mercato in fatto di vendita online, però sarebbe oltremodo riduttivo parlare genericamente di “e-commerce food”, poiché quello degli shop online è un mondo tanto vasto quanto complesso, che merita un approfondimento ad hoc in un futuro articolo!
In fatto di locali di ristorazione, le immagini rivestono molta importanza per attrarre il pubblico e permettono di ottenere traffico da Google Images. Per questo bisogna assicurarsi di scegliere foto attinenti ai piatti e agli ambienti del locale, caricarle a buona risoluzione ma senza incidere sui tempi di caricamento per via del peso eccessivo delle stesse. Le immagini possono essere ottimizzate nei principali campi SEO (nome file, titolo, descrizione, campo ALT) per precisare il loro contenuto e quello della pagina nella quale sono inserite.
Per esempio possiamo ottimizzarle in questo modo, sfruttando il potere delle long tail keyword:
- Nome file: “ristorante-indiano-Milano
- Title Tag “Ristorante di specialità indiane a Milano”
- Tag Img: “Piatti indiani esotici a Milano”
- Descrizione: “Scopri le specialità del ristorante indiano [nome] a Milano”
L’analisi dei backlink dei concorrenti punta a scoprire quale genere di portali linka i siti di concorrenti. Può trattarsi di blog di appassionati di cucina, siti di fornitori o partner, locali di ristorazione, siti turistici ecc. Il consulente SEO può appurare quali siti sono più indicati per linkare anche il sito del committente e in quale forma (tramite guest post, pubbliredazionali ecc.).
In ultimo, ma non in ordine di importanza, è altamente consigliato effettuare una keyword research per studiare le dinamiche del settore, combinando, come dicevamo in apertura, le parole chiave che richiamano le specialità del ristorante, con una connotazione geolocalizzata. Esempio: ristorante vista mare Amalfi.
La SEO è un potente strumento al servizio del settore food e dei locali di ristorazione: basta solo sapere come servirsene!
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